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giovedì 17 aprile 2014

Asta frequenze Tv: Quasi deserta, forse a La 7, per farci cosa poi? Ma potrebbe arrivare il blocco del TAR...

Deserto o quasi il bando per le frequenze del Digitale Terrestre messe all'asta dal Ministero dello Sviluppo Economico, che con questa mossa, tentava per prima cosa, di eludere la procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea, che dal 2005 minaccia di sanzionare l'Italia per regole poco chiare, e per il poco pluralismo, sull'assegnazione delle frequenze  nel passaggio al Digitale Terrestre, concluso nel 2012.

Per seconda,  almeno secondo le previsioni del Governo Monti, si pensava di fare cassa, con circa, un miliardo, purtroppo questo non è avvenuto anche perchè escludendo i grandi big, dall'asta, (Mediaset, RAI e Telecom) chi altro poteva investire in italia?
Magari lo squalo Murdoch, ma è furbo, quel business non gli interessa, non può fare ancora una pay Tv sul DTT, ed in fondo CIELO, il suo canale, non è altro che una vetrina dei canali SKY, o l'escamotage, per comprare quei diritti sportivi, che per legge, deve trasmettere anche in chiaro, come il Motomondiale...

Invece, l'unico che ha presentato interesse per uno dei tre lotti di frequenze in vendita, è il patron della sette, Urbano Cairo, che se l'AGCOM riterrà idoneo, entro un mese dovrà presentare un offerta e scegliere uno dei tre lotti a disposizione, la cifra sarà sicuramente inferiore ai 30 milioni di euro, non avendo concorrenza, sicuramente se lo potrà permettere...
Dunque, un nuovo multiplex, con almeno 5 canali, per farci cosa?  

Improbabile che i canali di proprietà La 7 e La7d, cambino mux, anche perchè si avrebbe una minore copertura del territorio e popolazione, con conseguenza poi di notevole perdita di odiens.
Le prossime  mosse sono tutte un interrogativo, i soldi a disposizione sono pochi, la legge dice che entro 5 anni devi coprire con il nuovo mux il 50% della popolazione e almeno l'1% di ogni regione, sapere che progetti ha Cairo sarebbe bello, ma forse sono solo mosse per poi fare altro, di certo ora le carte non sono ancora scoperte...

Inoltre il gruppo facente capo al finanziere, Tarak Ben Ammar, proprietario di Prima Tv e assegnatario del multiplex ch 50, con all'interno per ora tutti canali Mediaset premium,  storico amico di Berlusconi, ha già fatto ricorso al TAR, contro l'intera procedura d'asta e quindi da un giorno all'altro si potrebbe bloccare tutto.
Aspettiamo dunque che la situazione si evolvi e le prossime mosse, intanto ecco i lotti di frequenza messi all'asta.

  1. Lotto L1 comprende i canali 6 e 23 e ha una copertura nominale stimata di popolazione pari all’89,5%.
  2. Lotto L2 ha in dote i canali 7 e 11 e copertura stimata del 91,1% della popolazione.
  3. Lotto L3 comprende l’utilizzo dei canali 25 e 59 con una copertura stimata del 96,6%.

  • Per la Puglia saranno assegnati i canali 6 - 7 e 25.


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