.bp_footer{display:none;}

martedì 18 febbraio 2014

Crisi a Telenorba, 74 esuberi, tra cui giornalisti, 6 Mux con doppioni e adesso che si fa?

Telenorba, la prima emittente in Puglia, assegnataria dal ministero, nella nostra amata regione di ben 6 mux, più di RAI e Mediaset, sulle frequenze ch 23, 27, 33, 34, 43, 59, che dovevano essere riempiti di nuovi canali, e portare di conseguenza tanta nuova occupazione, ma che purtroppo alla fine così non è stato.
Dopo 2 anni dallo switch off, Maggio 2012, all'interno dei suoi mux troviamo sempre gli stessi canali, ripetuti all'infinito, e pochi progetti effettivamente partiti, ed ora giusto per completare il tutto, la proprietà, Ing. Montrone,  annuncia  esuberi tra dipendenti e anche giornalisti, ed è pronta a ridimensionarsi.

Il gruppo di Conversano,  nel nuovo assetto, avrebbe ben 74 esuberi di cui 14 sono giornalisti, una crisi che non arriva a sorpresa, ma che ha già visto la chiusura e il ridimensionamento di molte sedi periferiche sparse per tutta la Puglia, e l'utilizzo per alcuni dipendenti della Cig in deroga da circa 2 anni.
Dure le parole dellAssociazione della Stampa di Puglia, pronunciate dal suo presidente Raffaele Lorusso "La prima emittente locale d’Italia per indici d’ascolto ed entità di contributi pubblici ricevuti ha il dovere di affrontare le criticità di bilancio in modo non traumatico”.

Tutta la solidarietà hai dipendenti, sperando che la questione non vada avanti per le lunghe, e che si trovi al più presto una soluzione, non può anche Telenorba, la grande Telenorba tagliare sul personale, e i progetti della grande emittente del sud d'Italia dove sono finiti?
Possibile che la crisi ci sta portando via, anche la più grande televisione regionale?
Lo spettro della vicenda Antenna Sud è ancora vivo, speriamo non si ripeta....

5 commenti:

  1. Buongiorno. Ieri sera problemi ai mux 27 e 33 a Torremaggiore

    RispondiElimina
  2. dovuto all'eccessiva propagazione di queste sere, troppa umidità...Non è un guasto all'impianto...

    RispondiElimina
  3. Comitato spontaneo dipendenti in CIGD Telenorba Lecce

    Siamo i lavoratori dell’emittente televisiva Telenorba (tecnici e operatori di ripresa) e chiediamo all’azienda il
    rispetto dovuto. E’ giunta l’ora, infatti, di fare luce su situazioni poco chiare che vivono di silenzi e
    complicità.
    Il fatto che Telenorba abbia assunto, negli anni, un ruolo da ‘prima della classe’ nel panorama dell'emittenza
    locale non può e non deve legittimare comportamenti arroganti o violazioni di accordi e norme. Vogliamo
    sia ristabilita la legalità e il principio in base al quale la legge è uguale per tutti: non si può giocare con la vita
    delle persone!
    Esigiamo risposte da chi si erige pubblicamente a paladino dei diritti dei lavoratori e sottovaluta i diritti del
    proprio personale; da chi continua a ricevere cospicui finanziamenti (11 milioni e 400 mila euro secondo i
    dati del Corecom) e registra dati Auditel in crescita.
    Esprimiamo anche forti perplessità rispetto alla presunta crisi del gruppo Norba: a giudicare dagli
    investimenti per Radionorba TV (approdo sulla piattaforma Sky in collaborazione con Tgcom24), sbandierati
    ad alta voce, infatti, si direbbe il contrario. A questi si aggiungono gli accordi stipulati con l'Unione sportiva
    Lecce per la messa in onda di trasmissioni sportive, mentre ignoriamo se l'affitto degli studi venga pagato
    oppure ceduto gratuitamente. E ricordiamo che, da mesi, molti lavoratori sono rimasti invece a casa, senza
    percepire neppure un euro.
    In più saltano agli occhi alcune disparità tra i dipendenti: un gruppo di ‘fortunati’ continua ad essere
    retribuito con stipendi che arrivano fino a 4mila euro al mese, molti altri, invece, se la passano decisamente
    peggio. Gli stessi criteri di collocazione in cassaintegrazione risultano perlomeno “discutibili”: diciotto
    persone (4 giornalisti e 14 impiegati), dal luglio 2012, usufruiscono della cassa in deroga a zero ore mentre
    un altro gruppo di lavoratori è stato collocato secondo la modalità della rotazione.
    Alcune mansioni, poi, dichiarate ‘soppresse’, sono state affidate a service esterni, anche se durante il
    periodo di ricorso agli ammortizzatori sociali non ci si può avvalere di ditte esterne , incorrendo in modo
    consapevole nel rischio di pesanti sanzioni, come l'immediato reintegro del personale. Del resto, come può
    un'azienda in crisi acquistare servizi all’esterno?
    L’elenco delle nostre rivendicazioni è lungo: mancato rispetto della turnistica e delle ore di straordinario,
    fino a 20 ore in più del consentito; spostamento sistematico di personale in altri settori; ritardo
    nell'erogazione dei pagamenti (le mensilità arretrate sono dieci) determinato da una mancanza dell'azienda
    e non sono stati neppure consegnati tutti i documenti richiesti.
    All’interno del gruppo Norba vi è un clima di assuefazione disarmante, determinato dall’incertezza sul
    futuro cui si lega lo spettro del licenziamento alle porte per 50 dipendenti: il 30 giugno 2014 scadranno,
    infatti, i due anni di cassa concessi e con il rinnovo ottenuto solo fino a marzo.
    Per queste ragioni chiediamo alle autorità competenti e agli organismi di controllo, l'istituzione di una
    commissione d'inchiesta che faccia luce sulle modalità di ricorso agli ammortizzatori sociali, restituendo i
    posti di lavoro arbitrariamente negati.
    Distanti da qualsiasi forma di strumentalizzazione, chiediamo un incontro urgente con istituzioni, politici e
    parlamentari pugliesi affinché ci dimostrino esista ancora lo Stato di diritto; evitino il ripetersi di situazioni
    grottesche come questa, rivedendo i criteri di risorse all'editoria e prendano consapevolezza di come i fondi
    destinati all'occupazione servano, invece, a fare cassa sulla pelle dei dipendenti”.
    La violazione della sfera personale, esistenziale, professionale e morale non può essere una pratica comune.
    Telenorba non può fare come gli pare
    IL LAVORO E LA DIGNITA' NON POSSONO ESSERE CALPESTATI.
    Per info e comunicazioni scrivere a: gruppospontaneocigtn@yahoo.it

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non ci sono parole per giustificare simili comportamenti, dal canto nostro oltre che darvi spazio in questo blog, di più non possiamo fare, oltre a darvi tutta la nostra solidarietà restiamo a disposizione per chiarimenti e aggiornamenti sulla vicenda...

      Elimina
    2. Qualsiasi comunicato potete postarlo sul nostro Blog o sulla nostra pagina facebook "quelli del digitale terrestre puglia", saremo a vostra completa disposizione.
      Lo Staff

      Elimina