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venerdì 13 maggio 2016

Il futuro tecnologico delle TV - Quali Tv acquistare nei prossimi mesi

Dal 1 gennaio 2017 tutti gli apparecchi televisivi ed i decoder in vendita in Italia dovranno essere dotati di sintonizzatore DVB-T2 e codec H.265/HEVC, per allinearsi agli standard proposti dall'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU). 
Inoltre dal 1 gennaio 2020, data non ancora ufficiale ma probabile essendo stata richiesta all'Italia dalla Comunità Europea, bisognerà liberare le frequenze della banda "700" del digitale terrestre, ovvero quelle comprese tra i 694 e i 790 MHz (dal 50 al 60 UHF) e si dovrà passare definitivamente al DVB-T2. 

Cosa accadrà e come verranno pianificate le frequenze nel 2020 non è ancora noto, ma probabilmente comporterà la soppressione di qualche frequenza nazionale, una o due, per Rai, Mediaset e Persidera che attualmente hanno 5 mux ciascuno. Per le tv locali forse ci sarà ancora meno spazio di quello attuale a disposizione per trasmettere sulle frequenze del digitale terrestre, ma il progresso tecnologico sta cambiando anche le abitudini televisive, non solo grazie alle TV satellitari gratuite come Tivùsat e a pagamento come Sky Italia, ma anche grazie alle nuove connessioni veloci a banda larga che consentono la visione in maniera fluida dei canali televisivi tramite le Smart Tv (televisioni dotate di connessione Internet che permettono di vedere video on demand o live tramite app o browser) e tramite operatori telefonici come TIM, Fastweb e simili che consentono tramite speciali pacchetti di abbonamenti di abbinare l'ADSL o la fibra ottica alla ricezione di bouquet di canali visibili tramite decoder che vengono dati gratuitamente in comodato d'uso ai clienti.

Quindi per le tv locali ci potrebbe anche essere questo futuro, se ben programmato dagli editori, di sbarcare su uno di questi bouquet oppure di far parte di quelle tv locali, di cui molte già presenti, inserite in alcune apps visibili tramite Smart TV o tramite PC, tablet o smartphone. 
Tra l'altro i costi della gestione tecnica di una Web TV in grado di essere visibile tramite una connessione ad Internet sono infinitamente più contenuti rispetto ad una rete dislocata in varie postazioni di trasmissione del digitale terrestre.
Senza contare che attualmente la copertura dei segnali tramite il digitale terrestre non è totale, con molti canali nazionali come quelli presenti nei mux D-Free e La3 che coprono a malapena il 70% del territorio italiano e molti canali regionali che non sono visibili in molte zone e spesso sono afflitti da problemi tecnici dovuti alla difettosità intrinseca del sistema che non è certo perfetta e con il DVB-T2 i problemi saranno triplicati, perchè basta una piccolissima imprecisione del trasmettitore per rendere non visibile un mux.

Un esempio è il mux di TIMB-Persidera sul ch.47 UHF trasmesso dalla postazione di Monte Delio sul Gargano che è perfettamente visibile in DVB-T e praticamente non visibile in DVB-T2.
Molti teleutenti quindi si chiederanno come regolarsi per non trovarsi spiazzati con apparecchi TV che non saranno più in grado in futuro di ricevere tanti canali come accade oggi sul digitale terrestre.
Il consiglio è di acquistare la vostra prossima TV dotata di tutte le caratteristiche necessarie per vedere da qualsiasi piattaforma.
Quindi dovrà essere una TV ULTRA-HD con HEVC, sintonizzatori satellitare DVB-S2 e terrestre DVB-T2, Smart TV con connessione WIFI, Media Player su cui registrare i vostri programmi preferiti e un Hard Disk USB esterno da 2 Terabyte per avere una vostra videoteca personale ed infine, se volete godere anche dell'alta definizione dei canali presenti sul satellite, è necessaria una cam con card Tivusat e un antenna parabolica da 80 cm per la ricezione satellitare che si può installare in molti casi anche su un balcone esterno.

Con questa attrezzatura sarete pronti a ricevere praticamente tutto e con la massima qualità.
Coloro che invece preferiranno restare con gli apparecchi attuali potranno sempre continuare a vedere i canali Rai e Mediaset in DVB-T anche dopo il 2020, perchè garantiranno almeno un mux ciascuno su cui trasmettere i canali principali.

Post scritto da Fabio Bertazzoli

3 commenti:

  1. Quindi con il passaggio definitivo al DVB-T2 ci saranno comunque due mux Rai e Mediaset che trasmetteranno in DVB-T1? E per quanto?

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  2. Si. Almeno un mux della Rai ed uno di Mediaset sarà in DVB-T fino al 2030.

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  3. Ma perché cambiare ancora? Dal DVB-T1 al DVB-t2. Non è già perfetta la qualità della maggior parte dei canali TV? Invece di spendere risorse per queste "evoluzioni" non sarebbe meglio investire per portare il segnale anche nelle zone non ancora coperte sufficientemente dal servizio? Sicuramente c'è chi guadagna di più, ma chi dovrà pagare è sempre l'utente finale.

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