Vi ripostiamo questo articolo tratto da TVBlog, magazine di tv e dintorni, reperibile al seguente indirizzo, http://www.tvblog.it/post/350835/in-tv-non-si-vede-niente-in-puglia-il-caso-finisce-in-tribunale.
Speriamo di non arrivare anche noi a questa situazione, anche se ad onor del vero, a differenza degli amici di Minervino, il segnale della RAI, a Manfredonia arriva, tranne che in alcuni momenti della giornata, con tutte le conseguenze del caso, provocando le ire e i malcontenti che conosciamo...
Ma noi siamo fiduciosi, la RAI, come più volte dichiarato, non ci abbandonerà....
Ecco il testo integrale dell'articolo:
Il quotidiano Il Giornale oggi racconta quanto accade ai circa diecimila abitanti di Minervino Murge, paesino in provincia di Barletta-Andria-Trani, in Puglia, quando si mettono comodi sul divano di fronte al televisore. Nero totale.
Nel senso che in tv non si vede assolutamente nulla.
Il disservizio si presenta da ormai un anno, sin da quando è sbarcato il digitale terrestre, ed è totale perché a parte qualche immagine di Telenorba, storico colosso televisivo con centro a Conversano, in provincia di Bari, non si vede davvero nulla.
Nonostante gli interventi tecnici e nonostante nei paesi limitrofi il problema non ci sia.
Per questi motivi un cittadino ha pensato bene di portare il caso in tribunale, quello di Trani. Infatti, è stato presentato un esposto in cui si lamenta l’interruzione del pubblico servizio.
Qualche giorno fa, in occasione dell’ultima udienza, una cinquantina di concittadini hanno sostenuto moralmente il querelante accompagnandolo in tribunale.
L’esito però non è stato quello sperato: il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione in quanto la notizia di reato “appare configurare fattispecie di esclusiva competenza del giudice civile in tema di inadempimento contrattuale la cui tutela potrà essere esperita nella sede opportuna”.
Insomma, la Procura non è competente.
In ogni caso la vicenda non è del tutto chiusa perché il querelante ha presentato opposizione all’istanza di archiviazione.
E Michele Melacarne, il suo avvocato, ha assicurato che intendono inserirsi nel procedimento tutti i titolari dell’abbonamento Rai in regola con il pagamento.
Perché la beffa è clamorosa: pagare più di 100 euro per gustarsi ogni giorno, a qualsiasi ora, lo schermo nero, nerissimo.
Che forse è sempre meglio de Le amiche del sabato, ma a lungo andare stufa.
in questo caso la rai (visto che paghiamo il canone )doverebbe dare un incentivo a tutti i cittadini non raggiunti dal digitale terrestre per acquistare un tvsat visto che si sapeva che alcune zone non sarebbero state coperte dal digitale terrestre
RispondiEliminachiedo scusa a tutti volevo dire finanziare non incentivare
RispondiEliminaQuesto secondo me è accaduto perchè prima di abbandonare il collaudato analogico dovevano effettuersi delle prove col digitale in tutte le zone del territorio in maniera più oculata sopratutto in quelle più impervie. Comunque resta il fatto che è sempre e spesso solo il segnale RAI a dare problemi a differenza di tanti canali nazionale e locali che vanno bene da prima dello swich off. Si poteva immaginare a priori che la RAI con i sui potenti mezzi l'avrebbe fatta da padrona nelle tv ed invece si è rivelata la cenerentola del digitale ed in più con orecchio da mercante verso le lamentele degli utenti.
RispondiEliminana ta volt con la rai a manfredonia girate! girate! nei vari condomini tutti la vedono a tutte le ore.oppure in molti impianti singoli <la rai si vede sempre!!! se gli idraulici, elettricisti, meccanici vogliono fare L'antennista questi sono i risultati ,dicono che il problema e'della rai .Solo nel 95% dei casi il problema e' risolvibile resta il 5% in quel caso se la rai non si vede in alcune ore accatatv il tvsat .
RispondiEliminaStesso discorso vale per Minervino. Il segnale Rai é più che buono, altro che schermo nero e tribunale!
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